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Il contributo ripercorre la storia archivistica del fondo Marco Minghetti tentando di dimostrare come questa rappresenti un valido punto di osservazione per la comprensione di questioni e aspetti che da questa esulano, per toccare diversi aspetti relativi alle carte dello statista bolognese. La tradizione delle carte si è rivelata come fortemente condizionata da logiche di opportunità politica e la sua ricostruzione ha offerto una chiave di lettura inedita per comprendere le motivazioni politiche e le finalità celebrative che condussero alla pubblicazione postuma dell’opera La Convenzione di settembre. Un capitolo dei miei Ricordi, una memoria in cui Marco Minghetti ripercorse gli eventi che condussero nel 1864 alla stipulazione della convenzione con la Francia di Napoleone III.

 

Parole chiave: Marco Minghetti; Convenzione di settembre; Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna; Laura Acton; Paolo Beccadelli di Camporeale.

 

PROFILO
Alida Caramagno ha conseguito il dottorato di ricerca in Studi storici presso l’Università degli studi di Trento. Come archivista libero professionista ha collaborato tra l’altro alla redazione della guida on-line dell’Archivio di Stato di Firenze per i fondi di famiglie e persone, sta ultimando un intervento di riordino e inventariazione dell’archivio di Marco Minghetti ed è attualmente impegnata nel riordino e nell’inventariazione delle carte di Giovanni e Maria Pascoli.

Il contributo esamina, entro l’ampio complesso documentario delle Carte Farini della Biblioteca Classense di Ravenna, le lettere intercorse fra Luigi Carlo Farini e Gioacchino Napoleone Pepoli (e fra quest’ultimo ed altri, vari, corrispondenti) illustrandone i rapporti, il coinvolgimento nelle vicende del ‘48 a Bologna e le fasi preparatorie delle annessioni, con particolare riferimento all’iniziale federalismo del Pepoli, esemplificato dal progetto delle Provincie dell’Italia centrale, e all’episodio del moto di Viterbo del settembre 1860.
Viene messa in evidenza la complessità dell’archivio Farini, suddiviso in serie costruite a posteriori dal raccoglitore Domenico Farini e da Luigi Rava seguendo i criteri dell’ordinamento per corrispondenti.

 

Parole chiave: Gioacchino Napoleone Pepoli; Luigi Carlo Farini; Domenico Farini; Luigi Rava; Biblioteca Classense.

 

PROFILO
Claudia Giuliani, dirigente del Servizio bibliotecario dell’Istituzione Biblioteca Classense di Ravenna.

Il contributo prende in esame il fondo personale del marchese Gioacchino Napoleone Pepoli (Bologna, 1825-1881), conservato presso l’Archivio di Stato di Bologna, ne analizza la genesi e il trattamento subito, suggerendo infine i possibili usi e le potenzialità del complesso archivistico. Attraverso il raffronto tra l’attuale struttura e consistenza del fondo, gli strumenti di consultazione predisposti dallo stesso soggetto produttore, l’inventario legale dei beni stilato dopo la scomparsa del marchese, e la bibliografia a disposizione, l’autore chiarisce le modalità di organizzazione della documentazione predisposte dal Pepoli, individua i riordinamenti postumi subiti dal fondo, ripercorre i trasferimenti ed evidenzia le manomissioni cui il complesso fu sottoposto per mano degli eredi del nobiluomo bolognese, fino all’acquisto da parte dell’Amministrazione archivistica nel 2004. Tipico esempio di “archivio-immagine”, il fondo di Gioacchino Napoleone Pepoli può secondo l’autore essere ragionevolmente ricondotto a una logica macro testuale.

 

Parole chiave: Archivi; Bologna; Gioacchino Napoleone Pepoli; Risorgimento; 1839-1881.

 

PROFILO
Salvatore Alongi (Agrigento, 1982), archivista libero professionista, collabora col progetto “Una città per gli archivi” nell’ambito del quale ha riordinato il Casellario politico della Questura di Bologna e l’archivio dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica. Ha curato l’inventario del fondo personale di Gioacchino Napoleone Pepoli conservato presso l’Archivio di Stato di Bologna.

La relazione mette a fuoco, attraverso l’esame dell’archivio del Commissariato generale straordinario, il rapporto fra questi documenti e l’organo politico-amministrativo da cui provengono e propone nuovi elementi di ricerca e di riflessione sulla figura di Gioacchino Napoleone Pepoli.

 

Parole chiave: Gioacchino Napoleone Pepoli; Perugia; Umbria; Risorgimento; Commissariato generale straordinario nelle provincie dell’Umbria.

 

PROFILO
Paolo Franzese è direttore dell’Archivio di Stato di Perugia.

La figura di Gioacchino Napoleone Pepoli è stata oggetto di giudizi contrastanti sia da parte dei contemporanei che della più recente storiografia. La documentazione conservata nell’archivio personale, ora riordinato, e i numerosi interventi a stampa consentono di analizzare la sua partecipazione alla vita politica dell’Italia unita, l’opposizione alla politica finanziaria della Destra e la promozione dell’associazionismo mutualistico. In tal modo è possibile pervenire a una valutazione più approfondita ed equilibrata dell’azione politica di questo protagonista del processo di unificazione nazionale.

 

Parole chiave: Pepoli; Destra storica; politica finanziaria.

 

PROFILO
Bernardino Farolfi ha insegnato Storia moderna nell’Università di Siena e Storia economica nelle Università di Bari e Bologna. E’ autore di saggi e monografie su temi di storia economica e sociale dal XVI al XX secolo, tra i quali L’integrazione economica europea in una prospettiva storica (Giappichelli, 2006).

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