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Simona Salustri
La partecipazione degli ebrei al Risorgimento in Emilia Romagna (1815-1870)
È in occasione del 150° dell’Unità d’Italia che il Museo Ebraico di Bologna propone ai suoi visitatori un’interessante mostra a carattere storico-didattico. Inaugurata il 9 novembre 2011, in concomitanza con un convegno di studi, e visitabile fino al 15 gennaio 2012, la mostra si intitola La partecipazione degli ebrei al Risorgimento in Emilia-Romagna (1815-1870) e ha come finalità quella di presentare in maniera organica la partecipazione e l’apporto forniti dagli ebrei presenti sul territorio emiliano-romagnolo ai moti risorgimentali e alla conseguente formazione dello Stato unitario.
Nei 15 pannelli tematici che compongono la mostra e che alternano la parte descrittiva a illustrazioni, disegni, fotografie di protagonisti e di documenti originali ottocenteschi, si susseguono i nomi di personaggi noti e meno noti che si impegnarono, anche a rischio della loro vita, nelle guerre di indipendenza fino a raggiungere i gradi più alti degli apparati amministrativi, ministeriali e governativi del nuovo Stato con la nascita del quale si ebbe la definitiva demolizione dei ghetti su tutto il territorio nazionale (a Roma dopo il 1870).
In nome dell’unificazione e dell’indipendenza dagli stranieri gli ebrei dell’Emilia e della Romagna si impegnarono, anche in qualità di giornalisti, editori ed economisti nel sostenere i moti del 1820-21 e quelli del decennio successivo sposando le idee mazziniane e la nuova spinta rivoluzionaria del 1848, fino a prendere parte alla difesa della Repubblica romana e alla scrittura della sua costituzione. Gli ebrei della regione furono con Garibaldi nell’impresa dei Mille, e come si è detto, nei gangli politico-amministrativi dei governi piemontesi pre-unitari e in quelli nazionali post-unitari, nel tentativo di contribuire alla costruzione di un paese moderno in cui la conquista della cittadinanza permettesse loro finalmente non solo di professare liberamente la fede ebraica, ma soprattutto di vedersi riconosciuta l’appartenenza alla nazione, alla patria e alla storia italiane.
Le parole chiave sono dunque partecipazione ed emancipazione, quest’ultima raggiunta con l’Unità del paese e l’estensione a tutta la Penisola dei principi egualitari stabiliti dallo Statuto albertino del Regno di Sardegna.
Ci auguriamo che la bella mostra entri a far parte della sezione permanente del museo bolognese.
Questo contributo si cita: S. Salustri, La partecipazione degli ebrei al Risorgimento in Emilia Romagna (1815-1870), in «Percorsi Storici», 0 (2011) [http://www.percorsistorici.it/component/content/article/10-numeri-rivista/numero-0/35-simona-salustri-la-partecipazione-degli-ebrei-al-risorgimento-in-emilia-romagna-1815-1870]