Abstract - Salvatore Alongi, «In quanto a me non desidero che di scrivere». Le carte di Gioacchino Napoleone Pepoli all’Archivio di Stato di Bologna

Il contributo prende in esame il fondo personale del marchese Gioacchino Napoleone Pepoli (Bologna, 1825-1881), conservato presso l’Archivio di Stato di Bologna, ne analizza la genesi e il trattamento subito, suggerendo infine i possibili usi e le potenzialità del complesso archivistico. Attraverso il raffronto tra l’attuale struttura e consistenza del fondo, gli strumenti di consultazione predisposti dallo stesso soggetto produttore, l’inventario legale dei beni stilato dopo la scomparsa del marchese, e la bibliografia a disposizione, l’autore chiarisce le modalità di organizzazione della documentazione predisposte dal Pepoli, individua i riordinamenti postumi subiti dal fondo, ripercorre i trasferimenti ed evidenzia le manomissioni cui il complesso fu sottoposto per mano degli eredi del nobiluomo bolognese, fino all’acquisto da parte dell’Amministrazione archivistica nel 2004. Tipico esempio di “archivio-immagine”, il fondo di Gioacchino Napoleone Pepoli può secondo l’autore essere ragionevolmente ricondotto a una logica macro testuale.

 

Parole chiave: Archivi; Bologna; Gioacchino Napoleone Pepoli; Risorgimento; 1839-1881.

 

PROFILO
Salvatore Alongi (Agrigento, 1982), archivista libero professionista, collabora col progetto “Una città per gli archivi” nell’ambito del quale ha riordinato il Casellario politico della Questura di Bologna e l’archivio dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica. Ha curato l’inventario del fondo personale di Gioacchino Napoleone Pepoli conservato presso l’Archivio di Stato di Bologna.

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