Agostino Giordano, Bologna. La strage del 2 agosto on line: alcune tracce
Agostino Giordano
Bologna. La strage del 2 agosto on line: alcune tracce
La strage alla stazione di Bologna, avvenuta il 2 agosto 1980 per opera del terrorismo fascista in collusione con apparati deviati dello Stato, è senza dubbio un evento che ha sconvolto e traumatizzato non solo la società italiana, ma anche quella internazionale.
Storia e memoria sono fattori imprescindibili per un Paese che vuol considerarsi democratico, civile e moderno. Un episodio gravissimo come quello del 2 agosto, che ha immediatamente assunto una dimensione globale (andando ben oltre la sfera locale e nazionale), occorre dunque che sia raccontato, comunicato, trasmesso e tramandato considerandolo globalmente e trasversalmente, nella sua complessità e senza prescindere dalla sua drammaticità: una bomba che ha causato 85 morti e oltre 200 feriti in un luogo pubblico, nevralgico e simbolico come una stazione ferroviaria, tra l’altro uno dei principali snodi delle tratte italiane.
Le vittime non furono solo italiane, ma, come ci ricorda Paolo Bolognesi – il Presidente dell’associazione tra i familiari delle vittime della strage del 2 agosto – morirono anche giapponesi, svizzeri e olandesi. Non solo per la provenienza delle vittime, l’impatto della strage ebbe ricadute internazionali:«La notizia raggiunse ogni angolo del mondo. Arrivò nelle più remote località di vacanza e nelle isole più lontane lasciando segni indelebili» [2 agosto 1980. Dov'eri? / a cura di Massimiliano Boschi e Cinzia Venturoli. - Bologna: Pendragon, 2004 (In testa al front.: Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna 2 agosto 1980; Centro di documentazione storico-politica sullo stragismo), pag. 5].
Se si volesse condurre una ricerca dettagliata sulle fonti, non si potrebbe prescindere dall’archivio del Centro di documentazione storico-politica sullo stragismo (Cedost) che ha sede a Bologna e le cui coordinate sono ottimamente consultabili sulla guida on line degli archivi bolognesi all’indirizzo http://www.cittadegliarchivi.it/fondi. Inserendo la parola “Cedost” nel motore di ricerca è possibile visualizzare l’organizzazione e la suddivisione dell’archivio, in modo da individuare subito e comodamente, per quanto riguarda l’intera tematica dello stragismo italiano, ciò che serve o può essere utile, con la relativa collocazione: rassegna stampa, inchieste giudiziarie, inchieste parlamentari, etc…). Al netto, ovviamente, del segreto di stato, degli occultamenti dovuti ai vari depistaggi, per quanto riguarda la strage del 2 agosto, c’è materiale consistente, ben organizzato e ben gestito. Il segreto di stato sulla strage di Bologna, che è stato recentemente rimosso come per diversi altri attentati avvenuti in Italia, infatti ha rappresentato l'ostacolo principale non solo per la ricerca di “verità e giustizia”, ma anche per il reperimento di fonti e documenti necessari per una corretta ricostruzione storico-memoriale. Non è possibile infatti ottenere un completo sapere storiografico su un evento simile, basandosi soltanto sugli atti processuali che negli anni scorsi sono stati resi pubblici. È necessaria tutta la documentazione che è stata utilizzata per le indagini, nonché quella disponibile che è stata occultata o, più o meno volutamente, ignorata. Non era ovviamente possibile fare ciò con una legge che sanciva il segreto di stato. Una volta rimosso, la speranza è che si possa arrivare a breve ad avere un quadro più nitido e si possa allargare il raggio delle colpe, delle responsabilità, delle connivenze, degli intrecci e dei legami, in maniera più netta e precisa. Anche se, con troppi anni ormai passati, c'è il rischio concreto che molta documentazione utile possa essere stata definitivamente distrutta.
Chi invece volesse informarsi sulla strage del 2 agosto senza ricorrere direttamente alle fonti documentarie, può rivolgersi alla via telematica, un terreno decisivo ai fini della lettura e l’interpretazione di un evento di dimensioni spropositate e globalmente traumatico. Per questo è importante poter trovare in rete, senza particolari ostacoli, informazioni corrette e dati precisi sull'argomento. Per capire sommariamente come in Italia sia possibile accedere on line alle fonti e alle informazioni sulla strage del 2 agosto, prendiamo come riferimenti, in questa sede, tre siti – fra quelli che si occupano della vicenda – che ho ritenuto essere i più significativi. Due siti specifici dedicati peculiarmente alla strage (http://www.stragi.it/ e http://dueagosto.tumblr.com/) e un altro che ospita l’argomento nell’ambito di una sezione intitolata “percorsi tematici”(http://www.italia-resistenza.it/percorsi-tematici/italia-repubblicana/la-strage-di-bologna/).
http://www.stragi.it/ è il sito dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Sicuramente è il portale più completo e affidabile per trovare notizie corrette e precise in merito all’evento. Sulla Home sono immediatamente visibili e raggiungibili le 4 principali sezioni in cui è suddiviso il sito, che offrono la possibilità all’utente di avere un quadro chiaro e sintetico sull’accaduto e su coloro che forniscono le informazioni.
Sul sito si trova infatti la descrizione e la storia dell'associazione, una sintesi esaustiva della strage, tutti i nomi delle vittime – attraverso i quali, tramite un link per ciascun nome – è possibile visualizzare una breve biografia corredata di una foto.
Per chi fosse intenzionato ad approfondire l'argomento è disponibile una sezione molto dettagliata e curata in cui viene ricostruita la vicenda dal punto di vista politico-giudiziario. Questa parte è ricca di link che consentono di accedere a svariata documentazione utile per chiarire molti aspetti complessi, articolati e contraddittori, di un tragico episodio che, come sappiamo ormai da troppi anni, è denso di punti oscuri, lacune e, soprattutto, ancora oggi – nonostante importanti passi in avanti – necessita di verità e giustizia a tutto tondo.
Allo stesso tempo, nella sottosezione “Documenti”, è possibile prendere visione di una parte consistente di materiale indispensabile per avere un quadro dell'evento, il più ampio, preciso e completo possibile: dalle sentenze che hanno caratterizzato l'iter processuale, a quelle sui depistaggi, dagli atti e gli interventi politico-istituzionali alla documentazione sulla destra eversiva e la loggia massonica P2.
Interessanti, abbastanza ricchi di documenti, nonché molto funzionali ad una virtuosa dinamica storico-comunicativa, gli archivi audio, video e fotografico consultabili direttamente sul sito.
Questo sito potrebbe e dovrebbe essere maggiormente conosciuto e fruito, anche a livello internazionale. Ci sono infatti alcune criticità che ne ostacolano l'utilizzo e un immediato riscontro in rete. Infatti, ad esempio, l'indirizzo url non è immediatamente riconducibile e collegato all'evento. Il titolo “www.stragi.it”, potrebbe essere fuorviante, mentre un indirizzo caratterizzato da una o più parole maggiormente circoscritte alla tematica specifica, risulterebbe più funzionale. Soprattutto quando si ha la possibilità di evocare con efficacia una dimensione simbolica forte, servendosi di termini che sono già ampiamente acquisiti a livello di massa (anche se pur spesso erroneamente): “Bologna 2 agosto”, “Strage stazione di Bologna”, “Strage 2 agosto”, “2 agosto”, etc...
Inoltre, una veste grafica più dinamica e accattivante, la possibilità di avere una traduzione in più lingue dei documenti ospitati (almeno di quelli più importanti e significativi), nonché un incremento innovativo della componente multimediale, garantirebbero indubbiamente un salto di qualità a questo importante e autorevole portale, soprattutto per quanto concerne l'efficacia comunicativa.
http://dueagosto.tumblr.com/ è un sito nato da un'iniziativa del Comune di Bologna, la cui finalità è stata quella di raccogliere, a partire dall'agosto del 2012 (in occasione del trentaduesimo anniversario), una serie di testimonianze in merito alla strage del 2 agosto, formulate attraverso i social network facebook e twitter, dopo che in rete era stato lanciato, l'anno precedente, l'hashtag #ioricordo. Nella sezione “archivio post” è possibile dunque visualizzare brevi racconti, video, foto – raccolti fino all'agosto dello scorso anno – che non solo testimoniano lo stato d'animo e le considerazioni di tanti nel giorno della strage, ma fanno conoscere all'utente anche diverse interpretazioni e punti di vista di molti che ne hanno soltanto sentito parlare o, addirittura, sono nati dopo il tragico evento.
In questo caso, la presenza delle parole “due agosto” nell'indirizzo favorisce la possibilità di riscontrare con facilità il sito nei motori di ricerca telematici, anche se non è un url classico (preceduto da www.) e, sempre nell'indirizzo, è presente il nome della piattaforma web che ospita il sito (tumblr.com). Anche per quanto riguarda questo portale si possono osservare le medesime criticità in riferimento alla veste grafica, la componente multimediale e la traduzione linguistica: se questi elementi fossero potenziati, il sito sicuramente ne trarrebbe vantaggio, specie su un piano comunicativo, così come sarebbero più attratti gli utenti interessati. Non è un sito che ha la pretesa di proporre una ricostruzione scientifica della vicenda, ma che si pone l'obiettivo di contribuire alla realizzazione di “una memoria condivisa” sulla strage, attraverso le interpretazioni emotive che continuano a sussistere a oltre trent'anni di distanza.
http://www.italia-resistenza.it/percorsi-tematici/italia-repubblicana/la-strage-di-bologna/ è invece un percorso tematico sulla strage ospitato dal portale della rete degli Istituti per la Storia della Resistenza e della società contemporanea in Italia.
In questo percorso tematico è forte l'ancoraggio al “filo rosso” della memoria antifascista ed è tangibile quasi con mano la drammatica continuità con le tragedie avvenute in periodo resistenziale e durante l'occupazione nazista.
Per raccontate la strage alla stazione di Bologna si parte dal 9 maggio, che purtroppo pochi sanno essere – in base a una legge del 2007 – il “giorno della memoria”, dedicato “alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice”.
Nell'ambito del percorso è possibile visualizzare gli elementi e i documenti essenziali per avere un quadro preciso e rigoroso sull'argomento. Nella sottosezione “per saperne di più”, sono fra l'altro segnalati alcuni importanti testi storico-letterari, utili per una comprensione più completa dell'evento, del contesto e della vicenda politico-giudiziaria. Sono anche proposti percorsi didattici di “costruzione della memoria pubblica” riferita alla strage. La scientificità e l'affidabilità di questo percorso tematico è garantita dal fatto che sia stato curato da Cinzia Venturoli e dal Cedost.
Anche in questo caso valgono le stesse criticità evidenziate per i due precedenti siti.
Per quanto riguarda invece esclusivamente i social network, se su twitter si fatica a trovare un profilo che specificatamente propone la tematica “2 agosto” (mentre diffusi sono gli #hashtag sull'argomento), su facebook senza dubbio è interessante e ricco di rimandi e informazioni il gruppo aperto "Reti di Memorie" - 2 agosto 1980-2014.
A margine di queste sommaria analisi è inevitabile pensare che senza le meritorie iniziative dell'associazione fra i familiari delle vittime e del Cedost, in merito al 2 agosto troveremmo davvero ben poco materiale utile alla comprensione e alla interpretazione della strage. Costruire memoria pubblica e sapere storico-scientifico riguardo a un evento che ha profondamente segnato le coscienze non solo dei bolognesi, ma della società civile italiana e internazionale, non può essere a carico soltanto della buona volontà di chi ha subito il dramma più da vicino e di singoli ricercatori e istituti. Inoltre, istituzioni, enti di ricerca e tutti coloro che in Italia si occupano di comunicazione storica – ed hanno a disposizione strutture e mezzi – non possono trascurare la dimensione telematica. Oggi tale dimensione risulta essere essenziale per un tipo di comunicazione storica che si proponga di andare oltre i circuiti accademici e punti a diffondere storia e memoria in un ambito decisamente più allargato. Obiettivi assolutamente indispensabili e necessari, che servono a consegnare alle generazioni future conoscenza e consapevolezza, le più piene possibili, di episodi bui, traumatici e tragici, come quello che avvenne a Bologna il 2 agosto 1980.
Questo contributo si cita A. Giordano, Bologna. La strage del 2 agosto on line: alcune tracce, in «Percorsi Storici», 2 (2014).
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