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Uno sguardo di medio periodo su Trieste e immediati paraggi negli ultimi decenni prima della deflagrazione della guerra mondiale e durante il conflitto consente di osservare alcuni fenomeni presentatisi nello stesso arco di tempo in buona parte dell’Europa centro-orientale, di cui la Venezia Giulia, per la sua natura plurinazionale, sembra essere un compendio. L’osservazione viene condotta a partire da due scuole, espressione di due diverse comunità: la scuola popolare di una frazione rurale ai margini del centro urbano, frequentata principalmente da bambini sloveni figli di contadini o di braccianti impiegati in città, e la scuola reale, un istituto medio paragonabile ad un istituto tecnico o a un liceo scientifico, luogo di formazione dei figli della classe media di lingua italiana. Due diversi prospettive, per condizioni sociali ed età, di vivere i mutamenti sociali e la realtà del conflitto, entrambe tuttavia estranee ai coevi processi in atto nel Regno d’Italia, pronto a entrare in guerra per l’annessione anche di Trieste.

 

Parole chiave: Trieste, Mitteleuropa, nazionalizzazione, storia dal basso, scuola, prima guerra mondiale

 

Profilo

Andrea Dessardo, nato a Trieste nel 1984, l’11 febbraio 2014 ha conseguito presso la LUMSA di Roma il titolo di dottore di ricerca (XXVI ciclo) in Teorie, storia e metodi dell’Educazione, discutendo, sotto la supervisione del prof. Giuseppe Tognon, la tesi Una nazione e nuove frontiere. Trento e Trieste 1918-1923. Storia politica e sociale dell’istruzione. È attualmente cultore della materia in Storia della pedagogia presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università degli Studi di Udine.
È laureato in Scienze politiche e internazionali presso l’Università degli Studi di Trieste, avendo discusso con il prof. Raoul Pupo e la prof.ssa Liliana Ferrari una tesi pubblicata nel 2010 dall’Istituto regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia come «Vita Nuova» 1945-1965. Trieste nelle pagine del settimanale diocesanoPer le Edizioni Meudon del Centro Studi «Jacques Maritain» di Portogruaro (VE) ha pubblicato le opere di narrativa Cinque racconti (2009), Come la spuma del mare (2009) e Stazioni intermedie (2010). È giornalista pubblicista dal 2005 e dal 2008 è segretario di redazione del trimestrale «Dialoghi» (Editrice AVE, Roma).

 

 

Inside and outside Italy. Nationalization processes and First World War in two schools in Trieste

A medium term look over Trieste and its immediate neighbourhood during the last decades before the Great War outbreak and during the War permit to observe some phenomena, which appeared in the same time in a large part of Central-Eastern Europe, of whom the Julian March, by its multinational character, seems to be a summary.
The observation is led from the point of view of two schools, expressions of two different communities: the rural suburban elementary school attended especially by the children of Slovenian farmers and breadwinners, and the Realschule, a techno-scientific high school for the education of the Italian middle-class’ offspring. Two different perspectives, by social status and age, from where to experience social changes and war everyday life, they both anyway extraneous to the processes at the same time occurring in the Kingdom of Italy, ready to enter the war for the annexation of Trieste too.

 

Key-words: Trieste, Central Europe, Nationalization, History from below, Education, First World War

 

Biography

Andrea Dessardo was born in 1984 in Tieste; he has obtained his PhD in Theories, history and methods of Education in 2014 at LUMSA in Rome, defending the thesis Una nazione e nuove frontiere. Trento e Trieste 1918-1923. Storia politica e sociale dell’istruzione (tutor prof. Giuseppe Tognon). He currently collaborates with the Humanities Department of the University of Udine as expert of History of Pedagogy.
He graduated (MA) in Political and International Science at the University of Trieste. His MA thesis (tutors prof. Raoul Pupo and prof. Liliana Ferrari) has been published with the title «Vita Nuova» 1945-1965. Trieste nelle pagine del settimanale diocesano in 2010 by the Regional Institute for the History of the Liberation Movement in Friuli Venezia Giulia. He has written the works of fiction Cinque racconti (2009), Come la spuma del mare (2009) e Stazioni intermedie (2010), Ed. Meudon, Centro Studi «Jacques Maritain», Portogruaro (Venice). He is freelance journalist since 2005; since 2008 he is secretary of the editorial staff of the review «Dialoghi» (Ed. AVE, Rome).

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