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L’indagine riguarda l’ingresso delle donne nel sindacato nell’immediato dopoguerra, con particolare riferimento all’area milanese. Il caso locale è significativo tanto da assumere valenza generale, perché caratterizzato da un tessuto produttivo di tipo industriale e da una folta presenza di manodopera femminile, bisognosa di rappresentanza. Il desiderio di cittadinanza femminile veniva infatti assolto, a pochi mesi dall’allargamento del suffragio, dall’attivismo sindacale e forniva alle donne una scelta di campo ideale e politico, sovente espressa con la doppia militanza nel sindacato e nei partiti che ad esso facevano riferimento. Fanno da sfondo la divisione sindacale del 1948, che acuisce le differenze tra confederazioni, e le grandi trasformazioni dell’organizzazione sociale e degli stili di vita, che interessano l’area industriale nel ventennio post-bellico.
Per delineare la presenza e comprendere l’evoluzione del ruolo delle sindacaliste, si prendono in considerazione i percorsi biografici e di carriera, in un costante confronto con quelli dei colleghi maschi. Si analizza, quindi, la divisione sessuata del reclutamento, della struttura organizzativa e della gestione del potere. Si indaga, infine, l’apporto dato dall’ingresso delle donne nel sindacato nella definizione delle piattaforme rivendicative, nello sviluppo di un welfare universale, nel sostegno all’occupazione femminile. L’analisi prende in considerazione gli anni del dopoguerra fino all'inizio degli annai Sessanta, periodo meno frequentato negli studi sulle organizzazione di rappresentanza del lavoro.

 

Parole chiave: donne, lavoro, sindacati, Italia, XX secolo, gender studies

 

Profilo:

Debora Migliucci, dottore di ricerca in Storia delle donne e dell’identità di genere in età moderna e contemporanea all'Università L’Orientale di Napoli, è professore a contratto all’Università di Milano e direttrice dell’Archivio del lavoro, centro di documentazione e ricerca della Camera del lavoro di Milano.
Ha pubblicato studi di storia costituzionale con particolare attenzione all’evoluzione dei diritti e studi di genere, specialmente sul lavoro femminile e l’acquisizione di diritti da parte delle donne, tra cui si ricordano, Storia e Costituzione. Le basi giuridiche e istituzionali dei 150 anni d'Italia (2011) e La politica come vita. Storia di Giuseppina RE, deputato al Parlamento italiano (2012). 

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