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Berlino, 19 gennaio 1919. Per la prima volta in Germania (e tra le prime in Europa), le donne tedesche sono chiamate al voto. “Chiamate”, nel senso letterale del termine: reclamate dall´abbondante propaganda governativa e politica per l´elezione dell´Assemblea Nazionale, richiamate al “dovere” di cittadine dal senso civico della neonata Repubblica di Weimar, ma anche dall´innegabile curiosità della politica verso le preferenze delle nuove elettrici. La partecipazione al voto fu elevatissima e l´elettorato femminile, che superava numericamente quello maschile, ebbe un peso importante nella scelta dell´Assemblea; mai più nella Repubblica di Weimar fu raggiunta quella quota, anzi essa scese costantemente. Parallelamente crebbe, però, la presenza della donna nella sfera pubblica, quasi le avesse aperto, il diritto di voto, le porte d´una più ampia partecipazione alla collettività. Mentre l´interesse per la politica e della politica diminuiva, sembrava crescere quello della società dei consumi: dai manifesti elettorali, figure di donne si moltiplicarono tre le accattivanti immagini pubblicitarie nei ruggenti anni Venti, “die goldenen Zwanziger.” Il saggio propone una riflessione sul ruolo della donna nella sfera pubblica partendo dal rapporto tra propaganda e pubblicità nella Repubblica di Weimar.

 

Parole chiave: donne, manifesti politici, Repubblica di Weimar, diritto di voto, Germania, gender studies

 

Profilo:

Tania Rusca ha studiato all'Università di Genova e a ll'Università di Bonn e ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in storia contemporanea. Vive e lavora a Bonn e si occupa di propaganda durante la Prima guerra mondiale, di storia d'impresa, di propaganda nei manifesti politici di Weimar e della questione di genere in Germania. Ha pubblicato Tra il partito e la strada. Manifesti politici nella Repubblica di Weimar (1918-1932).

 

«Mädchen und Frauen, Raus aus dem Finsternis!». German Women and Political Parties between Propaganda and Advertising during the Weimar Republic

On the 19th of January 1919, German women were called for the first time to vote for the election of the Nationalversammlung, the national council which should rule the new born “Weimar Republic”. They were really “called”, not just because of the universal suffrage, but especially because of the political propaganda of the parties, which tried to gain the votes of the feminine electorate: in that time, voting women outnumbered voting men. And women enthusiastic took part to those elections: their voting quote was very high, but from that moment on, it decreased constantly. Nevertheless, simultaneously to this decrease, one can observe the growth of the female participation in the social life, especially in the cities, and of the representation of women in the commercial advertisement: from the political posters, women moved to the appealing pictures of the advertisement of the “gold Twenties”. The essay proposes a reflection about the role of the women in the society, moving from the relationship between political propaganda and commercial advertisement in the Weimar Republic.

 

Keywords: women, political posters and propaganda, Weimar Republic, voting right, Germany, gender studies

 

Biography:

Tania Rusca, has studied ath the University of Genova and Bonn and has obtained a PhD in Contemporary History. She lives and works in Bonn. Her research topics include Enterprise-History, propaganda during the First World War and in the Weimar years, gender studies in Germany. Among her publications: Tra il partito e la strada. Manifesti politici nella Repubblica di Weimar (1918-1932).

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